L’Alto Lago di Como è sempre stato un luogo dove la natura detta il ritmo delle giornate. Le montagne che si tuffano nell’acqua, i venti che si alternano tra Tivano e Breva, i torrenti che scendono dai monti verso il lago: tutto racconta un equilibrio antico, fatto di armonia e rispetto per l’ambiente. Oggi quell’equilibrio non è più solo eredità del passato, ma anche una direzione per il futuro. I comuni dell’Alto Lario stanno diventando protagonisti di una transizione energetica che unisce tecnologia e paesaggio, innovazione e tradizione.
Un territorio naturalmente predisposto alla sostenibilità
Il contesto geografico dell’Alto Lago favorisce una produzione energetica distribuita e a basso impatto. La combinazione di sole, vento e acqua ha permesso negli ultimi anni di avviare diversi progetti legati alle energie rinnovabili. Colico, per esempio, è tra i comuni più attivi della provincia di Lecco nell’installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici e privati. Domaso e Gravedona hanno sperimentato soluzioni integrate per l’efficientamento energetico di scuole e palestre, mentre Gera Lario e Sorico hanno avviato interventi mirati di illuminazione pubblica a LED e riqualificazione degli impianti termici comunali.
Secondo i dati pubblicati dal Piano Energia Clima della Lombardia 2024, la produzione da fonti rinnovabili nell’area del Lario Settentrionale è cresciuta del 22% negli ultimi cinque anni. Il fotovoltaico domestico rappresenta oltre la metà degli impianti installati, con un incremento costante anche nelle zone collinari. In parallelo, il recupero delle piccole centrali idroelettriche dismesse — molte delle quali costruite all’inizio del Novecento — ha restituito energia pulita al territorio senza alterarne il profilo paesaggistico.
Le comunità energetiche locali: un nuovo modello condiviso
Il futuro energetico del lago passa anche dalla collaborazione tra cittadini, imprese e amministrazioni. L’idea delle comunità energetiche rinnovabili (CER) ha trovato qui terreno fertile: piccole realtà che producono e condividono energia pulita all’interno dello stesso territorio. Colico e Domaso sono già in fase avanzata di studio per la creazione di reti locali di autoconsumo collettivo, dove l’energia prodotta dai tetti fotovoltaici degli edifici comunali o delle aziende viene condivisa con le abitazioni circostanti.
È un modello che non solo riduce le emissioni di CO₂, ma rafforza il senso di comunità. Le famiglie risparmiano sulle bollette, gli enti pubblici diventano autosufficienti, e l’energia rimane “a chilometro zero”, prodotta e utilizzata nello stesso luogo.
Paesaggio e tecnologia: un equilibrio possibile
Uno degli aspetti più delicati della transizione energetica è la compatibilità con il paesaggio. Il Lago di Como, con il suo patrimonio naturalistico e architettonico unico, richiede un’attenzione particolare. Gli interventi più recenti sull’Alto Lario hanno puntato su soluzioni integrate e poco invasive: pannelli solari posizionati su coperture già esistenti, sistemi a basso profilo visivo, pompe di calore con ingombro minimo e materiali compatibili con le strutture in pietra.
In alcuni casi, come a Vercana e Gera Lario, i nuovi impianti si inseriscono in contesti storici senza comprometterne l’identità visiva, grazie all’uso di tegole fotovoltaiche e rivestimenti mimetici. È la dimostrazione che la sostenibilità non deve per forza alterare la bellezza del paesaggio, ma può diventare un modo per preservarla nel tempo.
Turismo e sostenibilità: un binomio vincente
Il cambiamento energetico non ha solo un impatto ambientale, ma anche economico. Sempre più visitatori scelgono l’Alto Lago non solo per la bellezza naturale, ma per l’attenzione alla qualità ambientale. Strutture ricettive che utilizzano energie rinnovabili, piste ciclopedonali, punti di ricarica per auto elettriche e sentieri naturalistici valorizzati rendono l’area attrattiva per un turismo lento, responsabile e consapevole.
Il turismo sostenibile genera un effetto positivo a catena: promuove il rispetto per il territorio, sostiene le attività locali e crea un’immagine coerente con i valori del lago. Colico, in particolare, è diventata un riferimento per chi pratica sport outdoor e cerca ospitalità attenta all’ambiente.
L’impatto sulla vita quotidiana
Anche i residenti stanno percependo i benefici di questa evoluzione. Le nuove tecnologie per il riscaldamento e la produzione di energia riducono i costi e migliorano il comfort abitativo. Sempre più case utilizzano pompe di calore e sistemi di gestione intelligente dei consumi. Le amministrazioni comunali promuovono la mobilità dolce e l’uso di mezzi elettrici, incentivando anche la sostituzione dei veicoli a combustione.
Questa trasformazione avviene senza strappi, con un approccio graduale ma costante, tipico dei territori che sanno conciliare innovazione e rispetto per la propria storia.
Un futuro che nasce dal territorio
La sostenibilità sull’Alto Lario non è una moda importata, ma un processo che parte da dentro. Dalla capacità dei suoi abitanti di leggere i segni del tempo e adattarsi, come hanno sempre fatto con le stagioni e il vento.
L’energia del futuro qui ha un volto umano, fatto di piccoli gesti e grandi visioni: una comunità che produce, condivide e tutela il proprio paesaggio come la risorsa più preziosa.
Oggi più che mai, l’Alto Lago di Como dimostra che la sostenibilità non è solo un obiettivo, ma un modo di vivere. E che l’energia più pulita nasce da un equilibrio profondo tra ciò che si costruisce e ciò che si custodisce.