C’è un momento dell’anno in cui il Lago di Como si fa più silenzioso, più vero. È l’autunno, quando le giornate rallentano e le montagne si tingono d’oro e di rame. L’aria si fa più fresca, i paesi si svuotano di turisti, e il lago torna a parlare con la voce dei suoi abitanti. È la stagione ideale per chi ha una seconda casa sull’Alto Lario e vuole viverla davvero: tra passeggiate nei boschi, borghi che profumano di legna e cucine che raccontano la tradizione.
Un weekend d’autunno qui è un invito a riscoprire la calma e la bellezza essenziale del lago. A Gravedona, le prime ore del mattino sono un piccolo spettacolo: la luce che sale tra le montagne, il Tivano che muove appena l’acqua, le barche dei pescatori che rientrano con lentezza. È il momento perfetto per una passeggiata lungo il lungolago, magari con una sosta in uno dei caffè storici che si affacciano sull’acqua, dove il tempo sembra essersi fermato.
Poco più a nord, tra Domaso e Vercana, le colline offrono panorami che cambiano colore ogni giorno. I vigneti si accendono di rosso e oro, i sentieri profumano di castagne e foglie bagnate. Molti residenti trascorrono qui i fine settimana proprio per questo: basta aprire la porta di casa per trovarsi immersi nella natura. I percorsi più amati sono quelli che salgono verso Trezzone e Vercana alta, dove lo sguardo abbraccia tutto il lago fino a Colico. Le case di pietra, i piccoli orti, le chiese romaniche che spuntano tra gli alberi: ogni passo racconta una storia antica.
Chi ama camminare può spingersi fino ai boschi sopra Gera Lario, lungo i tracciati delle vecchie mulattiere che collegavano i paesi. Sono percorsi facili, perfetti anche per un’escursione pomeridiana. In autunno si incontrano famiglie con ceste di funghi, fotografi in cerca di luce, e qualche viaggiatore solitario che ha scelto di fermarsi un po’ più a lungo.
Ma un weekend autunnale sul lago non è solo natura: è anche sapore. È la stagione dei missoltini, delle polente fumanti, dei formaggi d’alpe e dei vini locali che raccontano la terra. Nei ristoranti e agriturismi tra Colico e Dongo, i menù si colorano di autunno: risotti con i funghi, brasati lenti al Nebbiolo, dolci con farina di castagne e miele di montagna. Molti luoghi offrono degustazioni e cene con prodotti a chilometro zero, in ambienti che uniscono semplicità e calore.
Un indirizzo imperdibile per chi ama la quiete è la zona di Vercana alta: da qui si domina tutto l’Alto Lario, e molte case storiche sono state trasformate in dimore accoglienti per chi cerca un rifugio di fine settimana. Accendere il camino, aprire una bottiglia e guardare il lago dall’alto, con il vento che muove le tende e le campane che suonano nel pomeriggio: sono momenti che spiegano meglio di qualsiasi guida perché questo territorio incanta chi lo scopre lentamente.
L’autunno è anche la stagione delle sagre e delle tradizioni popolari. Tra ottobre e novembre, piccoli borghi come Sorico e Gera Lario ospitano feste dedicate al vino, al miele e alla castagna. Le strade si riempiono di profumi, le piazze di musica e chiacchiere. È un modo autentico per incontrare la gente del posto, conoscere produttori, scoprire usanze e antichi mestieri.
Chi preferisce un weekend più attivo può approfittare delle giornate ancora miti per esplorare il lago in bici o in kayak. La pista ciclabile che collega Colico a Domaso costeggia spiagge e prati, con viste spettacolari sul Monte Legnone e la foce dell’Adda. Per chi ama l’acqua, le giornate di Breva offrono ancora condizioni perfette per la vela o il windsurf, in un’atmosfera più tranquilla rispetto ai mesi estivi.
L’autunno, sull’Alto Lago, non è mai malinconico. È una stagione che invita alla gratitudine: per la luce, per il silenzio, per i sapori semplici che riempiono le tavole. È anche il periodo in cui molte seconde case tornano a vivere, non solo come luoghi di vacanza ma come spazi di rigenerazione. Qui si viene per ritrovare il proprio ritmo, per leggere davanti al camino, per passeggiare senza meta tra vicoli e sentieri che profumano di legno umido e mosto.
E quando la sera arriva, con quel cielo che si tinge di rosa e le prime luci che si accendono sulle rive, si capisce perché il lago in autunno è un’esperienza diversa. Non cerca di stupire, ma di accogliere. E chi sceglie di restare, anche solo per un weekend, sa che porterà con sé la sensazione di aver vissuto qualcosa di autentico, lontano dal rumore del tempo.